La passione per la verità e la
giustizia, l’educazione alla responsabilità, le esigenze dell’anima.
Un’imperdibile occasione per riflettere sulla necessità di vivere un’esistenza autentica attraverso le parole di due uomini che
hanno il coraggio delle proprie idee.
Gherardo Colombo
nasce a Briasco in provincia di Milano nel 1946. Nel 1974 entra in magistratura
e da allora conduce e collabora alle più grandi inchieste degli ultimi decenni:
la Loggia P2, il delitto Ambrosoli, Mani Pulite, i processi Imi-Sir, Lodo
Mondadori e Sme. Dal 1989 al 1992 è stato consulente per la Commissione
parlamentare di inchiesta sul terrorismo in Italia e nel 1993 per quella sulla
mafia, Pubblico Ministero presso la procura della Repubblica di Milano e poi
giudice di Cassazione. Nel 2007 si è dimesso dalla Magistratura intensificando
i suoi incontri pubblici (sempre affollatissimi) con i giovani (dalle
elementari all’università), ai quali cerca di trasmettere la necessità del
rispetto delle regole. La sua vivacità intellettuale, la sua passione per la
ricerca e l’impegno lo conducono ad accettare un prestigioso incarico
editoriale e diventa presidente della casa editrice Garzanti. “Anche fuori dalle aule di tribunale è
possibile costruire una cultura della giustizia”. E' appena stato eletto
membro del consiglio di amministrazione RAI, su indicazione della societa'
civile, in particolare dall'associazione Libera di Don Luigi Ciotti. E’ autore
di pubblicazioni giuridiche e di molti libri di successo tra cui, per la
Feltrinelli, l’autobiografia Il vizio della memoria, dei saggi Sulle regole, e Le regole spiegate ai bambini,
Democrazia, per Bollati e
Boringhieri, e Il perdono responsabile,
Ponte alle Grazie.
In questo libro
illuminante, Gherardo Colombo si chiede se sia possibile pensare a forme
diverse di sanzione che coinvolgano vittime e condannati in un processo di
concreta responsabililizzazione. A gennaio ha pubblicato con la casa editrice
Longanesi Farla franca. La legge
è uguale per tutti?, che a vent' anni di distanza dall'inizio
dell'inchiesta Mani Pulite ne ripercorre la storia, ne svela retroscena , ma
soprattutto suggerisce 'quale via occorre percorrere per cambiare la mentalita'
e la cultura degli italiani che ancora resistono all'osservanza delle regole'.
Vito Mancuso e' nato a Milano nel 1962,
teologo, docente presso la Facoltà di Filosofia dell'Università San Raffaele di
Milano fino al 2011,ed editorialista de 'La Repubblica'. I suoi scritti hanno
suscitato notevole attenzione da parte del pubblico, in particolare L'anima
e il suo destino, con prefazione di Carlo Maria Martini, un bestseller da
oltre centomila copie tradotto all'estero. È oggetto di discussioni e polemiche
per le posizioni non sempre allineate con le gerarchie ecclesiastiche, sia in campo etico
sia in campo strettamente dogmatico.
Tra le sue pubblicazioni Il dolore
innocente. L' handicap, la natura e Dio, Disputa su Dio e dintorni
(con Corrado Augias) e La vita autentica che ha avuto anche un'edizione
audio con prefazione di Lucio Dalla. Per la casa editrice Fazi dirige la collana
laica di spiritualita' e libera ricerca teologica 'Campo di fiori'. Nel 2011
pubblica presso l'editore Garzanti, IO E DIO. Una guida dei perplessi. «Ma che cos'è vero, alla fine, di
questa vita che se ne va, nessuno sa dove? Rispondere significa parlare di
Dio». Io e Dio di Vito Mancuso ruota intorno a
questa domanda: una domanda intima, personale, che però coinvolge l'intera
umanità, e dunque ciascuno di noi. In questo senso, per ogni uomo che viene
sulla terra, cristiano o no, la partita della vita è sempre tra io e Dio.Così qualcuno sceglie Dio per disprezzo del
mondo, qualcun altro sceglie il mondo per noia di Dio, mentre molti non
scelgono né l'uno né l'altro, forse perché non avvertono più quell'esigenza
radicale dell'anima che qualcuno chiamava «fame e sete di giustizia».In pagine ricche di dottrina e di passione
per la verità, Vito Mancuso spiega le ragioni della sua fede in
Dio,indicando la strada verso una fede basata sull'amore e sul dialogo,
sulla libertà e sulla giustizia. Da pochi mesi e' in libreria Obbedienza e verità', Fazi Editore. Questo libro, vero manifesto della teologia di Vito
Mancuso, nasce dal suo disagio di vedere la propria Chiesa riproporre una verità' non al passo con i tempi, prigioniera di una visione superata del mondo
e dell'uomo. Con chiarezza affronta nodi importanti del dibattito odierno: la
religione al servizio della politica e il principio di laicità',il destino
finale tra nulla ed eternità', il dialogo tra le religioni e le diverse spiritualità' del mondo.Dice Vito Mancuso: 'Il mio obiettivo consiste nel
promuovere pubblicamente la libera ricerca spirituale, all'insegna di una
teologia che non risponda la principio di autorità' ma a quello ben diverso di autenticità'. A tale riguardo la prima indispensabile condizione e' la liberta',
anzitutto della mente. Ma esiste una seconda condizione, altrettanto
essenziale,che e' l'amore per la verità', un amore persino maggiore di quello
per la propria libertà'.
Da leggere:
Gherardo Colombo, Il
perdono responsabile, Ponte alle Grazie
Gherardo Colombo, Farla
franca, Longanesi
Vito Mancuso, Io e
Dio. Una guida dei perplessi, Garzanti
Vito Mancuso, Obbedienza
e libertà, Fazi
Omaggio
musicale di Saba Anglana – voce e Fabio Barovero – fisarmonica
Nessun commento:
Posta un commento