mercoledì 7 dicembre 2011

Video Religioso: Salvami



Testo

e va sempre cosi che tanto indietro non si torna
e va sempre cosi non si riflette mai abbastanza
e va sempre cosi che vuoi cambiare ma non ce la fai
se Dio non è con te.

rit. salvami e allunga le tue mani verso me
     prendimi e non lasciarmi sprofondare
     salvami e insegnami ad amare come te
     e ad essere migliore.

e va sempre cosi Lui solo sa chi sono io
e va sempre cosi mi aspetta con immenso amore
e va sempre cosi che credo di aver tempo e invece già
Gesù mi sta aspettando.

rit. salvami e allunga le tue mani verso me
     prendimi e non lasciarmi sprofondare
     salvami e insegnami ad amare come te
     e ad essere migliore.

rit. salvami con la tua pace essenziale
     e poi prendimi e portami a imitarti
     salvami e insegnami ad amare come te
     e ad essere migliore.

giovedì 1 dicembre 2011

Conferenza: L'amore dell'apostolo Paolo per le persone



Informazioni Conferenza

Luogo: Chiesa Cristiana Avventista – Via Dante Alighieri, snc Cellole

Data: Sabato 3 dicembre 2011

Orario: 18:00

Relatore:
  • Giuseppe Marrazzo, professore della Facoltà Avventista “Villa Aurora” di Firenze.

La Chiesa Cristiana Avventista di Cellole, organizza un approfondimento biblico sul tema dell’amore fraterno, alla luce dell’apostolo Paolo.

Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti, per guadagnarne il maggior numero. Mi sono così fatto Giudeo con i Giudei; come sotto la legge con coloro che sono sotto la legge, per guadagnare quelli che sono sotto la lette” 1 Corinzi 9,19-20

Per maggiori informazioni sull’incontro contattateci ai seguenti recapiti telefonici, o via e-mail o ascoltandoci su Radio Voce della Speranza di Gaeta 88,7 Mhz.

Past. Davide Malaguarnera
Cell. 3924511771

Link:

domenica 13 novembre 2011

Libro: Momenti di Karl Barth



Karl BARTH, Momenti. Testi di meditazioni, (Meditazioni, 180), Brescia, Queriniana, 2005, pp. 216, € 13,00.

Presentazione Libro
In questi testi di mediazioni Barth si esprime, sotto diversi punti di vista e con intuizioni sorprendenti, su Dio e il mondo, sulla fede e la vita. Sono Momenti. Momenti per rientrare in se stessi, o per uscire fuori da sé. Momenti per prendere fiato, per riflettere, per meravigliarsi, per sorridere, per domandare. Si tratta di testi edificanti, adatti per la meditazione e la riflessione, che fanno da guida durante l'anno e rappresentano una fonte di ispirazione (dal retro del libro)

Autore
Karl Barth (1886-1968), è stato uno dei maggiori teologi del XX secolo. E' stato pastore evangelico per dodici anni in Svizzera e per oltre quarantanni ha insegnato teologia all'università di Gottinga, Münster, Bonn e Basilea. Il suo contributo teologico è di notevole importanza.

Indice

  1. Animo fiducioso
  2. Il Dio vivente
  3. La vicinanza di Dio all'uomo
  4. La creatura desiderata
  5. Un mondo capovolto
  6. Vita cristiana
  7. Essere uomini
  8. Una parola chiara
  9. In cammino
Commento
Vengono presentati come in un mosaico colorato, alcuni testi del teologo svizzero. Per chi volesse approfondire la tematica racchiusa in poche pagine, in fondo alla pagina si trova il riferimento bibliografico. Il seguente libro è un gioiello per la crescita spirituale e intellettuale. 
Vi dedico e vi consiglio di meditare e far meditare i fratelli e le sorelle su questa citazione: "L'amore costruisce la comunità e l'amore consiste nel fatto che essi, disposti assieme a Dio, da Gesù, si uniscono anche fra di loro per divenire un solo essere adatto per svolgere nel mondo il suo servizio. Come una persona a sé, senza il suo prossimo, non è in alcun modo una persona, così anche un cristiano a sé, separato dalla comunità dei santi, non è un cristiano. La libertà regale della sua fede è la libertà di stare assieme ai suoi fratelli e alle sue sorelle nel dono che gli è stato fatto e nel servizio che gli è stato comandato" (pag. 134).

Argomenti
Gli argomenti trattati in questa raccolta sono numerosi. Seleziono quelli che mi hanno particolarmente attratto, per la loro profondità teologica.

  1. Magnificenza di Dio (Luca 1,46)
  2. Sostenuti (Matteo 14,30s.)
  3. Contentezza (Salmo 23,1)
  4. Il Dio vivente (Salmo 42,2)
  5. Dio nell'alto dei cieli (Luca 2,14)
  6. La compassione di Dio (Matteo 15,32)
  7. La presenza di Cristo (Matteo 28,20)
  8. La pretesa di Dio (Salmo 119,77)
  9. Comunione di vita (1 Corinzi 7,5)
  10. Gioventù (Qohelet 11,9)
  11. Vecchiaia (Salmo 71,18)
  12. Un piccolo sospiro (Luca 11,3)
  13. Principianti (Lamentazioni 3,22)
  14. Sequela (Matteo 9,9)
  15. Il peso dell'altro (Galati 6,2)
  16. Comunità (1 Pietro 2,5)
  17. Libertà (Galati 5,13)
  18. Lo sguardo (Marco 10,51)
  19. Parlarsi (Proverbi 15,4)
  20. Missione (Matteo 5,14)
  21. Una parola chiara (2 Timoteo 4,2)
  22. La pazienza di Dio (2 Pietro 3,9)
  23. La nostra croce (1 Pietro 4,13)
  24. Anticipo della gioia (Filippesi 4,4)
  25. Desiderio (Apocalisse 22,20)



sabato 5 novembre 2011

Video Religioso: La preghiera del cuore


Un bellissimo canto sull'importanza della preghiera, da proporre come momento di riflessione silenziosa!!!

venerdì 4 novembre 2011

Conferenza: Alcool piacere di conoscerti





Informazioni Conferenza

Luogo: Chiesa Cristiana Avventista – Via Dante Alighieri, snc Cellole
Data: Domenica 13 novembre 2011

Orario: 18:00

Oratori: 
  • Dott.ssa Anna Coppola - Servitore insegnante "Club la rosa di Gerico, Napoli"
  • Past. Marco Valenza - Servitore insegnante
  • Dott. Aldo Izzo - Sindaco di Cellole 

Partner:
  • AICAT - Associazione italiana dei club alcologici territoriali.
  • AIDO - Associazione italiana donatori di Organi, Tessuti e Cellule. Gruppo comunale di Cellole. Sezione "Diego".
  • ADRA Italia - Agenzia Avventista per lo sviluppo e il soccorso
  • Amici in movimento - Associazione di volontariato per la promozione e la valorizzazione del territori
  • A.NA.F.FF.AA.P. - Associazione Nazionale  Familiari  Forze  Armate e Polizia.
  • ASD Ulisse 2010 - Associazione sportiva dilettantistica  
  • Chiesa Cristiana Avventista di Cellole
  • Comune di Cellole
  • Cooperativa Sociale “Al di la dei Sogni”
  • Cooperativa Sociale “Khorakhanè”
  • Cooperativa Sociale “Osiride”
  • Lega Vita e Salute - Associazione di volontariato Onlus
  • Radio Voce della Speranza
  • Reach Italia





mercoledì 2 novembre 2011

Nobel per la pace 2011


Quest'anno il nobel per la pace è stato assegnato alle donne africane per la loro lotta non violenta in favore della sicurezza delle donne e del loro diritto a partecipare al processo di pace....

Il premio nobel 2011 è stato assegnato a queste tre donne: 

  1. Ellen Johnson-Sirleaf, attuale presidente della Liberia e prima donna a rivestire questo incarico nel continente africano. E' impegnata nella ricostruzione del suo paese devastato da 14 anni di guerra civile, che ha causato la morte di 250.000 persone (tratto da www.repubblica.it). 
  2. Leymah Gbowee, avvocato, è una militante pacifista e nonviolenta che ha contribuito a mettere fine alle guerre civili che hanno dilaniato il suo paese. Minuta, di carnagione chiara (per questo è soprannominata "rossa"), la Gbowee ha da poco pubblicato la sua autobiografia, "Mighty be our powers: how sisterhood, prayer, and sex changed a nation at war". Tra le iniziative più note dell'attivista, di etnia kpellè, nota anche come la "guerriera della pace", va ricordato "lo sciopero del sesso", un'iniziativa che costrinse il regime di Charles Taylor ad ammetterla al tavolo delle trattative per la pace (tratto da www.repubblica.it).
  3. Tawakkul Karman attivita yemenita ha tre figli e molto coraggio: in poco tempo è divenuta la leader della protesta femminile contro il regime yemenita. Giornalista e fondatrice dell'associazione "giornaliste senza catene" è militante nel partito islamico e conservatore Al Islah, primo gruppo di opposizione. Nel gennaio di quest'anno era stata arrestata dalle autorità yemenite, costrette poi a rilasciarla sotto la pressione delle manifestazioni in suo sostegno, che hanno portato in strada migliaia di persone (tratto da www.repubblica.it).
Per maggiori informazioni cliccate sul seguente link:


venerdì 21 ottobre 2011

Video Religioso: Servo per amore dei Genrosso



Un canto adatto per la Santa Cena, da proporre prima della lavanda dei piedi.

Testo
Una notte di sudore
sulla barca in mezzo al mare
e mentre il cielo s'imbianca già
tu guardi le tue reti vuote;
ma la voce che ti chiama
un altro mare ti mostrerà
e sulle rive di ogni cuore
le tue reti getterai.


RIT. 

Offri la vita tua
come Maria ai piedi della croce
e sarai servo di ogni uomo,
servo per amore,
sacerdote dell'umanità
.


Avanzavi nel silenzio

fra le lacrime e speravi
che il seme sparso davanti a te
cadesse sulla buona terra
ora il cuore tuo è in festa
perché il grano biondeggia ormai
è maturato sotto il sole
puoi riporlo nei granai.



RIT. 
Offri la vita tua
come Maria ai piedi della croce
e sarai servo di ogni uomo,
servo per amore,
sacerdote dell'umanità
.



mercoledì 19 ottobre 2011

Corso di sensibilizzazione: Alcolcorrelati



Dal 28 Novembre al 3 Dicembre p.v. si svolgerà a Salerno il Corso di Sensibilizzazione all'Approccio Ecologico Sociale ai Problemi Alcolcorrelati.

"Il Corso fornisce gli elementi base dell'alcologia in base all'Approccio Ecologico Sociale di Vladimir Hudolin.....Il corso è indirizzato a tutti gli interessati, agli operatori di salute della comunità in base alla definizione dell'OMS, sia volontari che professionali di tutti i livelli. In particolare è orientato alla promozione e alla protezione della salute delle comunità e al cambiamento della cultura sociale, a partire da una messa in discussione degli stili di vita personali. La metodologia didattica è quella interattiva della educazione degli adulti consigliata dall'OMS".



lunedì 3 ottobre 2011

Libro: Lettera ai Galati di Carl P. Cosaert


Carl P. COSAERT, Lettera di Paolo ai Galati. La centralità della croce di Cristo è fondamentale per giudei e gentili, (L'uomo e il tempo, 20), Firenze, ADV, 2011, pp. 188, € 16,00.

Presentazione Libro
La lettera ai Galati tratta in modo chiaro dell'opera salvifica di Cristo. Martin Lutero non esagerava nel dire che "era sposato con i Galati". Nel XVIII secolo, John Wesley, grazie alla lettura di questa epistola, diede inizio a un risveglio spirituale in Inghilterra e nei paesi anglofoni. Alla Conferenza Generale della Chiesa Cristiana Avventista di Minneapolis (1888), le meditazioni giornaliere furono tratte dal libro dei Galati (tratto dal retro della SdS 2011).

Autore
Carl P. Cosaert ha servito le comunità avventiste per dieci anni come pastore. Attualmente è professore di Nuovo Testamento e Storia della chiesa primitiva, presso l'università avventista Walla Walla, negli Stati Uniti d'America. 

Indice
  1. Saulo da Tarso, da persecutore dei cristiani ad Apostolo
  2. Autorità di Paolo e Vangelo
  3. La questione della circoncisione
  4. La nostra nuova identità di Cristo
  5. Fede solo in Cristo
  6. La priorità della promessa
  7. La legge, nostro paidagogos
  8. Da schiavi a eredi
  9. L'appello pastorale di paolo
  10. I due patti
  11. Libertà in Cristo
  12. Vivere per mezzo dello Spirito 
  13. Il corpo di Cristo
  14. Gloriarsi nella croce di Cristo
Commento 
Commentario pastorale della lettera ai Galati. Rispetto a molti altri commentari, che sono rivolti agli specialisti, il seguente libro è di facile lettura. 

Argomenti
L'autore approfondisce le seguenti tematiche :
  1. La centralità della fede in Cristo
  2. Il ruolo della legge nella vita cristiana
  3. Il significato del nuovo patto
  4. Cosa implica camminare con lo Spirito Santo
  5. L'importanza della croce
  6. La libertà cristiana

lunedì 26 settembre 2011

Evento: 1-2 Ottobre Orchidea UNICEF - Festa dei nonni


Per i nostri nonni e non, regaliamo un'orchidea per aiutare il lavoro di UNICEF




venerdì 23 settembre 2011

Libro: Elogio dell'amore imperfetto di Lidia Maggi


Lidia MAGGI, Elogio dell'amore imperfetto, (Spiritualità del nostro tempo/terza serie), Assisi, Cittadella, 2010, pp. 107, € 9,50

Presentazione libro
Le nostre esperienze affettive sono fatte di fragilità e presentano ferite. Eppure l'immaginario amoroso si nutre di  ideali di perfezione ed armonia. Lo scarto tra la realtà vissuta e l'ideale perseguitato suscita inevitabilmente sensi di colpa e dolorose frustrazioni. Occorre riconciliarsi con le imperfezioni della relazione di coppia, poiché la vita, quella vera, è fatta anche di fragilità e fallimenti, di incomprensioni e di silenzi. E, a dispetto di quanto normalmente si pensa, la Scrittura non demonizza questo vissuto arrivando persino a tessere l'elogio dell'amore imperfetto. Rispetto al modello unico della perfezione, narrato con toni epici ed ascoltato con orecchi intransigenti, la narrazione biblica introduce il lettore in un mondo plurale, dove l'amore viene declinato nelle diverse stagioni e situazioni di vita e raccontato senza censura (dal retro del libro).

Autrice
Lidia Maggi, è pastora della chiesa battista ed è impegnata nel dialogo ecumenico e interreligioso.  

Indice
  1. Il quotidiano come luogo della rivelazione
  2. La Bibbia, libro degli amori imperfetti
  3. La minestra avvelenata
  4. Impedimenti ad amarsi nell'imperfezione
  5. L'amore ai tempi della Bibbia
  6. Metafora ed esperienza amorosa
  7. Il dono del Cantico
  8. Intimità
  9. La seconda volta
Commento 
Libro di facile lettura, con diversi spunti di riflessione.  Un ottimo strumento da utilizzare per elaborare meditazioni bibliche, rivolte a gruppi ecclesiali o alle coppie.

Argomenti
L'autrice approfondisce i seguenti argomenti:
  1. La famiglia sacra 
  2. Un Dio in famiglia 
  3. Fede quotidiana
  4. Amore biblico
  5. L'arte di correggere 
  6. Amarsi nell'imperfezione
  7. La sessualità
  8. Metafora sponsale: Israele e Dio
  9. Il Cantico dei Cantici
  10. L'intimità della coppia
  11. La felicità  

martedì 20 settembre 2011

L'italia sono anch'io.



Iniziativa popolare per la raccolta delle firme per la modifica dell'attuale normativa sulla cittadinanza e sul diritto di voto alle elezioni amministrative. 

Per maggiori informazioni cliccate sul seguente link:

venerdì 16 settembre 2011

Video Religioso: Mani


Un canto bellissimo, da proporre in chiesa e agli amici. 
Qui di seguito il testo del video.


Vorrei che le parole mutassero in preghiera
e rivederti, o Padre, che dipingevi il cielo.

Sapessi quante volte,
guardando questo mondo,
vorrei che tu tornassi a ritoccarne il cuore.

Vorrei che le mie mani avessero la forza
per sostenere chi non può camminare.

Vorrei che questo cuore
che esplode in sentimenti
diventasse culla per chi non ha più madre.

Mani, prendi queste mie mani,
fanne vita, fanne amore,
braccia aperte per ricevere chi è solo.

Cuore, prendi questo mio cuore,
fa’ che si spalanchi il mondo,
germogliando per quegli occhi
che non sanno piangere più.

Sei tu lo spazio che desidero da sempre,
so che mi stringerai e mi terrai la mano.

Fa’ che le mie strade si perdano nel buio
e io cammini dove cammineresti tu.

Tu soffio della vita prendi la mia giovinezza
con le contraddizioni e le falsità, strumento
fa’ che sia per annunciare il regno
a chi per questa via tu chiami beati.

Mani, prendi queste mie mani...

Noi giovani di un mondo che cancella
i sentimenti e inscatola le forze
nell’asfalto di città, siamo stanchi di guardare
siamo stanchi di gridare, ci hai chiamati
siamo tuoi, cammineremo insieme.

Mani, prendi queste nostre mani,
fanne vita, fanne amore,
braccia aperte per ricevere chi è solo.

Cuore, prendi questi nostri cuori,
fa’ che siano testimoni,
che tu chiami ogni uomo
a far festa con Dio.

venerdì 9 settembre 2011

Racconto: La città dei recinti di Angelo Patania


La città dei recinti



Era accaduto molti anni addietro in una piccola e tranquilla città, ma qualcuno lo ricordava ancora. Tutto era cominciato a dicembre, quando nel giardino di una scuola materna era stata trovata una siringa, chiaro segno che il posto veniva frequentato da drogati. Infatti ad un’analisi più accurata vennero trovati anche una bottiglia di birra vuota e pezzi di vetro sparsi. In pochi minuti sorse un comitato che si presentò al sindaco per protestare, denunciando il pericolo e la mancanza delle più elementari norme igieniche e di sicurezza. Contemporaneamente venne informata la stampa, l’USL e l’Ufficio tecnico furono tempestati di richieste di sopralluogo e di chiarimenti sulla sicurezza degli edifici pubblici. Al motto di “proteggiamo i cortili” i genitori chiedevano all’Amministrazione comunale luoghi più sicuri. Pressati dai media e dall’opinione pubblica il sindaco e la giunta attivarono esperti e consulenti. Dopo lunghe discussioni l’equipe di specialisti elaborò l’idea di utilizzare dei muri di recinzione. La proposta alla cittadinanza fu immediata, la variante normativa ebbe iter abbreviato ed il successo totale, soprattutto tra i genitori. Le prime ad essere recintate furono proprio le scuole materne, poi, a fine marzo, le scuole elementari, ed infine anche le superiori. In quei mesi non vennero trovati oggetti estranei, la vita anzi sembrò svolgersi più ordinata, raccolta e pulita. Alle scuole seguirono la biblioteca, la piscina ed i campi da gioco. Il successo fu tale che alla fine di giugno, dopo la chiusura delle scuole, le famiglie si sentirono prive di quel senso di sicurezza che le aveva tranquillizzate nei mesi precedenti e si presentarono in massa davanti al municipio. Una delegazione fu ricevuta nuovamente dal sindaco, che si impegnò a recintare nel giro di poche settimane i giardini pubblici, i parcheggi e le aree verdi attrezzate. Gli accessi dei recinti vennero anche presidiati con controlli alle entrate, alle uscite ed agli stessi muri, sui quali, come chiaramente indicato nella delibera comunale, era vietato affiggere manifesti, realizzare murales, appoggiare biciclette. Passata l’estate, con l’apertura delle scuole si ricominciò a parlare di sicurezza. Nelle prime assemblee di classe, di istituto, di circolo, di circoscrizione, di quartiere e di partito, si ravvisò la necessità di rendere sicuri anche i collegamenti e di proteggere i percorsi frequentati dai bambini. I tecnici comunali si misero all’opera e studiarono tamponamenti di portici, passerelle sopraelevate, passaggi a tunnel e gabbie reticolari. In seguito anche gli anziani e le categorie più deboli cominciarono a reclamare maggiore protezione e sicurezza. Furono recintate le banche, gli uffici postali e quelli comunali. “Il muro racchiude ma non separa, protegge ma non isola, unifica e collega i servizi e le architetture. Il muro aiuta”, recitava il nuovo slogan dell’amministrazione e la gente cominciava a crederci. Così, sotto la spinta dell’opinione pubblica, si diede inizio ad un grande progetto di revisione urbanistica. Alcune vie vennero cintate da alti muri per i due sensi di marcia. Per il percorso che portava al duomo ed al municipio fu realizzato un passaggio protetto da parapetti in muratura piena. Per ultima fu recintata la piazza, chiudendone gli accessi con alti portoni fissati su solidi pilastri: la via Garibaldi ad esempio si concludeva su due battenti in legno borchiato di gusto medievale, fissati a due enormi colonne in pietra locale, l’una a ridosso del Palazzo del Governatore, l’altra nelle vicinanze della Chiesa di San Giuseppe. “Le generazioni future ci ringrazieranno!” disse con compiacimento il sindaco in una delle tante interviste. Tuttavia i mesi successivi furono caratterizzati dalle proteste dei residenti dei quartieri periferici, che lamentavano la totale mancanza di attenzione verso le loro zone, lasciate al degrado ed al malaffare. L’amministrazione comunale intervenne con la massiccia bonifica e recinzione delle aree interessate, seguita dalla costruzione di un parco giochi con un giardinetto fiorito e di tre piazzette su cui vennero installate alcune fontane, un monumento ai caduti sul lavoro e vario arredo urbano. Ultimati i lavori l’emergenza sembrava finita ed un referendum cittadino decretò il ripristino delle antiche mura medievali, a suggello degli interventi realizzati fino a quel momento. Autorevoli riviste segnalarono l’idea della città che “utilizza e rimonta gli elementi della storia per inventare nuovi spazi” o della comunità che “sembra rappresentarsi in muri di cinta che appaiono indecisi tra il nascondere ed il far desiderare ciò che proteggono”. Qualcuno disse che la realizzazione di quei recinti, vera e propria ragnatela di muri, aumentava la possibilità di esplorare e sorprendersi, altri l’esatto contrario, ma erano pochi. La vita quotidiana riprese a scorrere tranquillamente, ma la notizia che dall’Asia si stava propagando un pericoloso virus influenzale mise nuovamente in agitazione la cittadinanza. Dopo riunioni e consultazioni si arrivò alla drastica soluzione di murare la porta della città. Si decise però di realizzare il muro come fosse un grande mosaico, elegantemente disegnato con mattoncini rustici di diverso colore. Per i più piccoli era piacevole ammirare quell’opera minuziosa, che richiedeva una meticolosa pazienza, e molti accorrevano per vederla progredire. Colpito da un raggio di sole che penetrava tra le fessure, un bambino immaginò la città che diventava trasparente, senza recinti, assaporando il piacere di correre per le strade aperte e sfidare con lo sguardo la profondità, di entrare nel parco ed uscirne, e poi rientrarvi più in là, potendo guardare i tronchi degli alberi e le cortecce. Stette così per un po’, poi la posa degli ultimi mattoni lo lasciò completamente nell’ombra.
 Angelo Patania 

lunedì 8 agosto 2011

Teatro: Recita di Ludovica Cannizzo


Luogo: Teatro Greco di Siracusa
Compagnia: Accademia dramma antico

venerdì 8 luglio 2011

Articolo: La domus ecclesiae di Davide Malaguarnera

Aspettando N° 68 - Giugno 2011


La Domus Ecclesiae 
Prima dell’era costantiniana, non esistono prove archeologiche che attestino l’esistenza di un’architettura cristiana. I primi cristiani, si incontravano per pregare e spezzare il pane, in case private, messe a disposizione per la comunità. Si trattava di spazi piccoli e modesti, che avevano come scopo, l’aggregazione dei fedeli per la celebrazione della Parola di Dio. In questo clima così raccolto e intimo si stabilivano relazioni di fraternità e di sororità, che in seguito consentiranno la diffusione dell’evangelo.  
L’apostolo Paolo e l’evangelista Luca menzionano sovente, queste realtà domestiche. Infatti, i primi cristiani a Roma si riunivano nella casa di Aquila e Priscilla (Rom. 16,5), come la comunità di Colosse si incontrava nella casa di Filemone (Filem. 1,2), ed anche la casa di Maria madre di Giovanni, divenne un luogo di preghiera e di condivisione (At. 12,12).
Un esempio di domus ecclesiae, è stato scoperto nel 1920, in Siria, vicino al fiume Eufrate, nell’attuale città di Qal'at Sem'an (antica Dura Europos). Le scoperte archeologiche, hanno dimostrato, che in questa città, crocevia di popoli e di religioni, esisteva, una domus ecclesiae (vedi foto).


Secondo gli archeologi, questa chiesa domestica faceva parte di una casa, che si affacciava su una strada lastricata. Si tratta di una struttura su due piani. Il primo piano serviva per la comunità, il secondo piano era probabilmente l’abitazione del proprietario. Questa foto è stata ricostruita dagli archeologi, per comprendere meglio la funzione delle sale interne. La stanza più grande serviva alla comunità, per incontrarsi attorno alla Parola di Dio. La sala piccola, veniva utilizzata per condividere insieme le agapi. L’ambiente più piccolo, era un battistero per il battesimo dei catecumeni. Quest’ultimo ambiente era l’unico ad essere decorato, con raffigurazioni di personaggi e scene dell’Antico e del Nuovo Testamento. Questo indica come la sala più piccola, allestita per l’iniziazione fosse l’ambiente più importante di tutta la struttura.
Per mezzo della politica di Costantino, il cristianesimo divenne una religio licita e con l’editto di Milano, nel 313, il cristianesimo si impose come religione dell’impero. Questa nuova dimensione politica/religiosa, portò un cambiamento radicale dei luoghi di culto. Infatti, si passò dalla domus ecclesiae alle basiliche.
Con la costruzione di grandi basiliche, che riprendono usi e spazi della Roma imperiale, anche la celebrazione del culto venne modificata. Si passò da una struttura molto piccola, intima e familiare ad una struttura molto grande, sacra e spesso “fredda”.
I primi cristiani vivevano la quotidianità come luogo, in cui tessere la propria vita spirituale. Un luogo familiare, affinché la Parola di Dio, potesse vivere all’interno della propria famiglia, e non solamente nel luogo di culto. Un ambiente siffatto permetteva a tutti i componenti che vi partecipavano di esprimersi, condividere e relazionarsi secondo la propria personalità ed esperienza, non seguendo esclusivamente e freddamente regole e norme ecclesiali.
Questo clima di serenità e di spontaneità, conduce anche oggi il credente ad aprire il proprio cuore all’azione dello Spirito di Dio, che trasforma il suo pensare, il suo agire e la sua coscienza. La bella abitudine di aprire le porte di casa ai fratelli, alle sorelle, agli amici e familiari ricorda le riunioni dei primi cristiani. Vivere la casa “insieme” permette una trasformazione costante della mente che rende il cristiano “un sacrifico vivente” e “sacro” per l’Eterno.
Questo implica che non è l’edificio ad essere “sacro” nel suo insieme come si pensa spesso del luogo di culto, ma è la persona ad essere “sacra” e rendere “sacro” l’ambiente in cui adora e loda il Dio vivente. La chiesa è tale quando riesce a creare attorno ad essa, un ambiente familiare, e non distaccato dalla quotidianità. Un luogo in cui, primeggia la vita comunitaria, per vivere insieme una porzione di eternità. In questo senso il significato più profondo di “sentirsi a casa” è il mio augurio per tutte le comunità.

Davide Malaguarnera

martedì 5 luglio 2011

Ciclismo: Gaeta - Itri - Santuario della Civita - Lenola - Fondi - Itri - Gaeta

Si parte da Gaeta, direzione Formia. Arrivati nei pressi della spiaggia di Vindicio si svolta a sinistra per raggiungere Itri. Superati i 25 ponti inizia la salita che porta al Santuario della Civita. Il primo tratto di strada, fino ad Itri, è un continuo sali e scendi. Appena si giunge all'entrata di Itri, si svolta a destra direzione Campodimele. Si prosegue, sempre in salita, fino al Santuario della Civita (circa 673 s.l.m.). Giunti in vetta, si ammira un paesaggio mozzafiato. Si scende direzione Lenola-Campodimele. Giunti a Lenola si prosegue, verso Fondi. Dopo aver attraversato Fondi si risale, direzione Itri, e si ripercorre la strada fatta all'andata, verso Gaeta. Il tratto più bello del seguente percorso è quando si arriva al Santuario della Civita. Dal Santuario si può ammirare un panorama bellissimo. 

Dati Percorso
  1. Distanza: 74,6 Km
  2. Dislivello totale: 1030 m.
  3. Difficoltà: Media
Città e Luoghi da visitare
Mappa

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domenica 19 giugno 2011

Conferenza: Luigi Zoja e Umberto Galimberti


Il CECSUR organizza due incontri di notevole interesse culturale, che si svolgeranno il 24 giugno e il 25 giugno presso il "Centro Polivalente Avventista" di Firenze.


Il CECSUR (Centro Culturale di Scienze Umane e Religiose) nasce, all’interno della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, dall’intento di creare uno spazio sempre più ampio che renda possibile e promuova una riflessione attenta e responsabile in dialogo con la cultura contemporanea. Nel crocevia dei fenomeni ambientali, sociali, culturali, scientifici, artistici e religiosi che stanno trasformando rapidamente il profilo delle famiglie, delle comunità, dei rapporti interpersonali e della società stessa, questo dialogo appare non solo auspicabile, ma s’impone come necessario ed inderogabile.
La motivazione che alla base nutre questa iniziativa vuole evitare la via apparentemente sicura, ma controproducente e talvolta autolesiva, di una apologetica religiosa timorosa di perdere il proprio centro. Essa vuole, con la stessa sobrietà, evitare la via altrettanto facile di un ingenuo adeguamento alla realtà data o il semplice allineamento acritico con le mode e gli umori del nostro periodo storico. Coscienti, quindi, dell’ambivalenza e dell’unilateralità, ma anche dell’unicità e dell’opportunità, che gli eventi presenti offrono alla fede vogliamo, come tradizione religiosa in cammino, riflettere criticamente su noi stessi, sulle nostre scelte, sulla nostra missione nel forum aperto dei movimenti culturali e sociali e fra i sentimenti delle persone e dei popoli che desideriamo servire.
Il CECSUR nasce come iniziativa socio-culturale al servizio della città di Firenze, promossa dalla Facoltà Avventista di Teologia, dalla generosità della comunità avventista di questa città e dal contributo finanziario dell’Unione delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno.



venerdì 17 giugno 2011

Video Musicale: Negramaro. Meraviglioso


Questo video musicale, esprime la gioia di vivere. Viviamo ogni frammento della nostra esistenza,  soffermandoci sulle piccole cose che ruotano attorno a noi!!!

mercoledì 15 giugno 2011

Evento: Israel. Alla scoperta delle tue radici


 Giorno: Domenica 26
Trasferimento dall’aeroporto a Tiberiade con pullman. Sistemazione in albergo e passeggiata sul lungomare.
 Giorno Breve visita a Tiberiade e partenza per il Nazareth village. Visiteremo Capernaum; Tabga (luogo della moltiplicazione); monte delle beatitudini; Nazareth; monte Meghiddo con visione della valle di Giosafat o Harmaghedon e visita museo.
 Giorno: si parte per Yardenit, luogo dei battesimi sul Giordano. Si prosegue per Meghiddo; si visita il Tel, il museo e si continua per Cesarea. Partenza per Ein Gedi arrivo e pernottamento.
 Giorno: partenza per Masada; pranzo e relax sulla spiaggia del Mar Morto; visita a Qumran e partenza per Gerusalemme.
 Giorno: Nuova Gerusalemme
 Giorno: Antica Gerusalemme
7° Giorno: programma nella chiesa avventista di Gerusalemme; Monte Sion; porta di Sion; visita al cenacolo; tomba di Davide; Gerusalemme by night. 
8° Giorno: Visita al Monte degli ulivi; Getzemani; Israel Museum. Shopping
9° Giorno: Partenza per aeroporto di Tel Aviv